Gleison Bremer è tornato in campo per la prima volta dopo l’infortunio di Lipsia e promuove una Juventus per lui da Scudetto.
In campo il ragazzo ha giocato un tempo nell’amichevole alla Continassa contro la Reggiana ed è sembrato già in ottima forma. Ma cosa ha detto sullo Scudetto?

Queste le sue parole: “Quest’anno sarà diverso, il gruppo sta bene mentalmente e poi vedremo cosa porterà il calciomercato nelle prossime settimane. Stiamo costruendo un progetto e una Juve solida, dobbiamo tornare a lottare per vincere. Per lo scudetto sarà una lotta tra le solite 4: il Napoli parte favorito perché ha conquistato l’ultimo scudetto e si è rinforzato sul mercato, l’Inter resta una buonissima squadra. E poi c’è il Milan, che ha Allegri e solo il campionato”.
Non dimentica i suoi che considera davvero pronti per grandi cose: “E ovviamente ci siamo anche noi. Sono convinto che torneremo a primeggiare in tempi rapidi, lo pensiamo tutti e vi dico anche il perché: Kenan Yildiz è un altro rispetto all’anno scorso, è migliorato tanto ed è un giocatore differente. E Federico Gatti è diventato un leader. Le basi sono buone”.
Bremer e l’infortunio
Gleison Bremer si è trovato a saltare praticamente tutta la stagione scorsa, proprio nel momento in cui aveva iniziato a far parlare di lui come uno dei difensori più forti al mondo. Un ko che non lo frena e lui è già tornato con la Juventus.

Spiega: “Il peggio l’ho vissuto all’inizio, quando il chirurgo mi ha detto che sarei dovuto stare fermo nove mesi e non 6/7 come capita solitamente a chi si rompe il crociato. Il mio purtroppo non è stato un crociato normale, ma ora sto bene e guardo avanti. Tornerò ai miei livelli. Quando stai fuori tanti mesi inizi a guardare le cose da un punto di vista diverso, non soltanto come calciatore. Il nuovo Bremer sarà ancora più cattivo e in campo sarà sempre al cento per cento”.
E poi sul ritorno in campo svela: “Ho provato una sensazione positiva dopo tanti mesi di lavoro e sacrificio, mi sono sentito ad agio. Ovviamente mi manca ancora qualcosa a livello fisico, però sono sulla strada giusta. Ai primi contrasti ho avvertito un po’ di paura, ma credo sia davvero normale, poi è andato tutto in automatico: quando non ci pensi, va meglio. Adesso l’obiettivo è giocare le prossime tre amichevoli per raggiungere la condizione migliore”.
Insomma presupposti ottimi per la prossima stagione.